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Cimitero delle fontanelle

Cimitero delle Fontanelle

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Da sempre appassionata alle Culture e usanze delle popolazioni, pur essendo nata Napoli, avevo voglia di approfondire lo stretto rapporto con la Morte che il popolo Napoletano ha con le famose “capuzzelle” semplicemente i Teschi Umani chiamati così nella cultura popolare Napoletana. Approfittandone della bella giornata ho deciso di visitare il Famoso Cimitero delle Fontanelle. Questo Cimitero situato nel rione Sanità è uno dei luoghi più ricchi e densi di Mistero di tutta Napoli. Non ha l’aspetto di un classico Cimitero, in quanto è realizzato all’interno di una grossa Cava di Tufo che nel corso degli anni ha subito molte trasformazioni come un pò tutto il sottosuolo di Napoli, prima cava nata per lo scopo di fornire materiale per la realizzazione della Città in superficie, poi adibito a Fossa Comune. Dopo qualche anno venne sistemata, pulita, e nacque il Cimitero delle Fontanelle ma gli usi non finirono lì anzi, nel periodo della Guerra come altre zone sotterranee di Napoli venne usata come ricovero antiaereo, la gente si rifugiava dentro la Cava pregando e chiedendo la grazia ai Morti, ma vediamo nel dettaglio l’evoluzione dei fatti.

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Storia del Cimitero delle Fontanelle

La Città di Napoli, ha vissuto nel corso degli anni una serie di eventi tragici che provocarono la Morte di gran parte della popolazione, quali: carestie, terremoti, eruzioni del Vesuvio ed epidemie, questi eventi catastrofici hanno fatto si che nascesse l’esigenza di adibire ulteriori luoghi alla Sepoltura delle Salme, a quei tempi, all’incirca verso il XVI Secolo, le persone più ricche venivano Seppellite all’interno delle Chiese, ma vista la carenza di posti, i “Salmatari” iniziarono di notte a disseppellire i corpi dalle Chiese, scaricandoli nelle vecchie cave abbandonate. Durante una delle tante alluvioni che infierivano su Napoli, la cava si riempì d’acqua e fango cominciando a trascinare per le strade molte Salme che erano presenti nella Cava, tanto che si racconta che gli abitanti del rione Sanità, non uscivano di casa per non riconoscere i propri Morti ed incorrere nelle loro Maledizioni siccome i Vivi non si erano presi cura adeguatamente di loro. Per sedare una rivoluzione popolare sul nascere, fu ordinato ai Salmatari di sistemare le Ossa e costruire un muro per chiudere la Cava la quale rimase murata fino al 1656. A partire da quell’Anno, Anno che viene ricordato tutt’oggi per la grande Moria a causa della peste che provocò almeno trecentomila Morti, fu forte l’esigenza di riaprire la Cava per accogliere ulteriori Salme fino ad un altro tragico Anno quello dell’epidemia di Colera del 1836. Dal 1837 il Cimitero delle Fontanelle rimase abbandonato fino al 1872 quando fu il Parroco della Chiesa di Materdei, Don Gaetano Barbati, che con l’aiuto di popolane devote mise in ordine le Ossa nello stato in cui ancora oggi si vedono.

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Da quel momento è nata una fortissima devozione popolare per questi Defunti, devozione che si è andata man mano rafforzando nel corso degli Anni per poi arrivare all’ apice nel periodo della grande guerra, in cui le persone che avevano i propri cari al fronte andavo a Pregare per loro instaurando una specie di rapporto con le Ossa, una sorta di “io mi prendo cura di te e tu ti prendi cura di una persona a me cara“. Il prendersi cura non era rivolto solo ad una persona “Viva” ma molto spesso anche una deceduta, da sempre le persone sono convinte che il Pregare davanti ai resti sia un legame più forte che Pregare senza avere un corpo o/e una bara da compiangere. I fedeli cominciarono a identificare nelle Anime bisognose di cura ed attenzione i propri cari, tanto che alcuni Teschi furono “Adottati” da devoti, i quali adibirono teche per meglio conservare i resti, a volte anche identificandoli con nomi. Queste Ossa Anonime sono diventate ben presto per la gente le anime abbandonate le “Anime Pezzentelle“, un ponte tra il Mondo dei Morti e quello dei Vivi. L’infinità di resti umani conservati nel Cimitero delle Fontanelle, sono quasi tutti ad esclusione di due: Filippo Carafa Conte di Cerreto dei Duchi di Maddaloni, Morto il 17 Luglio 1797 e di Donna Margherita Petrucci nata Azzoni Morta il 5 Ottobre 1795 entrambi riposti in bare protette da vetri.

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Tra le varie storie che aleggiano su questo Cimitero, la più importante è sicuramente quella del Capitano. Si racconta che una giovane promessa sposa era molto devota al Teschio del Capitano, questa apprensione nei confronti del teschio aveva ingelosito lo scettico fidanzato tanto che volle accompagnarla a far visita al Capitano. Giunti sul posto, dopo aver ascoltato l’amata pregare a lungo, il ragazzo prese un bastone, ed infastidito da tanta superstizione nei confronti di quel mucchietto d’Ossa, sfidò egli a presentarsi al giorno del loro matrimonio conficcando il bastone nell’occhio del Teschio. Il giorno delle nozze, tra gli invitati apparve un ospite vestito da carabiniere che nessuno conosceva, rimase fermo, in silenzio piantato vicino alla porta per tutta la durata della funzione. Lo sposo vi si avvicinò chiedendo chi fosse e chi l’avesse invitato, l’uomo prima rimase in silenzio gelando tutti i presenti poi gli rispose che era stato invitato proprio da lui, accecandogli un occhio, detto ciò si spogliò mostrando il suo scheletro e di colpo i due sposi e tutti gli invitati morirono all’istante. Altre Capuzzelle emblematiche del Cimitero delle Fontanelle sono sicuramente quella del “Monaco” o “A’ cap e Pascal” (La Testa di Pasquale), che era in grado di fornire i numeri vincenti al gioco del lotto, a chi si fosse preso cura di lui. Ovviamente è inutile sottolineare l’importanza nella cultura napoletana per il gioco del “Bancolotto” anche detto semplicemente Lotto, da qui l’importanza per quel Teschio. Sicuramente, altra figura emblematica, è quella di “Donna Concetta” nota più propriamente come “a’ Cap ch’ Sur” ( la Testa che Suda) un Teschio sempre lucido sul quale non si posa mai polvere, questa “Capuzzella” era molto adorata dalle donne, specie le novelle spose per la sua peculiarità di aiutare le donne ad avere figli. Come ogni cosa, si finì per travisare il loro significato ed anche il culto delle adozioni segui quella sorte, degenerando in feticismo. La chiesa ed in particolare il Cardinale Ursi nel 1969 ordinò la chiusura dell’Ossario rimanendo chiuso per anni fino a che, fu riaperto solo nel 2010.

Come Arrivare

Come Arrivare

  • Auto
  • Mezzi Pubblici
L’indirizzo è Via Fontanelle n° 80 , ma non so se, sono le mappe di Google oppure un errore di altra natura ma riporta un altra strada ovvero Vallone dei Gerolomini, comunque sia il modo più comodo è quello di usare l’auto, una alternativa abbastanza facile è quella di entrare da via Foria :

  • Procedi in direzione Sudovest da Via Foria verso Via Crocelle a Porta S. Gennaro
  • Prendi la prima a destra e imbocca Via Crocelle a Porta S. Gennaro 130 Mt
  • Continua su Via Vergini 130 Mt
  • Svolta leggermente a sinistra e imbocca Via Arena della Sanità 210 Mt
  • Svolta leggermente a destra e imbocca Via Sanità 750 Mt
  • Svolta a destra e imbocca Via Fontanelle 300 Mt
  • Continua su Vallone dei Gerolomini 130 Mt
  • Arriva al Civico numero 80 200 Mt


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L’ingresso precisamente è questo che vedete in foto qui sotto, sono un po’ confuse le informazioni che trovate in rete, Noi essendoci stati possiamo dirvi con tutta sicurezza come arrivare al Cimitero delle Fontanelle

Cimitero delle Fontanelle - Ingresso

Se invece non preferite l’auto o semplicemente siete a piedi, non disperate il Cimitero delle Fontanelle è raggiungibile anche senza macchina, da piazza Garibaldi il percorso è questo

  • Stazione Centrale di Napoli prendete la Metropolitana L2 di Trenitalia in direzione Pozzuoli
  • Scendete alla fermata Piazza Cavour
  • Senza uscire fuori (google non è aggiornato) prendete L1 di Metronapoli direzione Piscinola
  • Scendete alla fermata Materdei
  • Uscite dalla stazione e prendete il C53 ANM
  • Scendete alla fermata Fontanelle – Chiesa SS Maria del Carmine
  • Proseguite a Piedi fino al civico 80

in alternativa solo con gli Autobus il percorso è questo

  • Da Piazza Garibaldi arrivare a piedi a Piazza Leone
  • prendere l’autobus 203 della compagnia ANM
  • Scendere a Piazza Cavour
  • Prendere il C51 della compagnia ANM
  • Scendere alla fermata Fontanelle – Chiesa SS Maria del Carmine
  • Proseguire a piedi fino al civico 80


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Fermata Autobus – Cimitero delle Fontanelle

Fermata - Cimitero delle Fontanelle

Entrata – Cimitero delle Fontanelle

Cimitero delle Fontanelle - Ingresso

Orari e Costi

Orari e Costi

Il Cimitero delle Fontanelle è illustrato da molte associazioni culturali, una delle più attive è Mani e Vulcani che organizza visite guidate, la prenotazione è obbligatoria e le prossime date disponibili sono

  • Sabato 15 Giugno ore 10:30
  • Domenica 16 Giugno ore 10:30
  • Sabato 22 Giugno ore 10:30
  • Domenica 23 Giugno ore 10:30
  • Sabato 29 Giugno ore 10:30
  • Domenica 30 Giugno ore 10:30

la Quota per entrare è di 5,00 € a persona un prezzo irrisorio per uno spettacolo unico

Mani e Vulcani associazione culturale

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